Gli assegni familiari spettano a:
• i lavoratori dipendenti (anche part-time);
• i lavoratori para-subordinati iscritti alla gestione separata Inps e coloro che sui compensi ricevuti versano un'aliquota aggiuntiva per le prestazioni non pensionistiche;
• i pensionati ex dipendenti;
• i soggetti in mobilità o cassa integrazione o con indennità di disoccupazione;
• i collaboratori domestici (Colf e badanti).
Come si calcola
Il riconoscimento e la determinazione dell'importo dell'Anf, vengono effettuati tenendo conto di due parametri: la Composizione e il Reddito complessivo del nucleo familiare.
Nella fattispecie:
• Reddito familiare complessivo, che è costituito dalla somma di tutti i redditi presenti nel nucleo familiare (relativi all'anno precedente), anche quelli non di lavoro e soggetti imposta sostitutiva (es. redditi da locazione tassati con cedolare secca, interessi sul conto corrente ecc.) ma solo se superano i 1.032,91 euro.
• Composizione della famiglia, cioè il numero di componenti. Danno diritto all'assegno:
- il coniuge (non separato);
- i figli (naturali, adottivi, affidati) di età inferiore a 18 anni (o a 21 anni se studenti in famiglie con almeno 4 figli tutti di età inferiore ai 26 anni) o senza limiti di età se disabili, purché non coniugati;
- i fratelli e i nipoti (collaterali o in linea retta), minori o maggiorenni inabili, se sono orfani di entrambi i genitori e non coniugati.
Gli importi variano anche in base al fatto che la famiglia abbia due o un solo genitore, che ci siano disabili ecc.
In alcuni casi va richiesta un’autorizzazione specifica all'Inps per includere determinati soggetti nel nucleo familiare (es. figli naturali propri o del coniuge). La richiesta va fatta con apposito modulo disponibile sul sito dell'Inps.